Intelligenza artificiale: una strategia per l'Europa

Il 19 febbraio 2020, Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha presentato la nuova strategia digitale della Commissione contenuta nel libro bianco "Intelligenza artificiale: un approccio europeo all'eccellenza e alla fiducia" che apre la discussione pubblica sul tema.

L'Europa ha una lunga storia di successo tecnologico e innovazione, un settore manifatturiero molto forte fatto di grandi aziende e dinamiche PMI. Inoltre, in Europa c'è molta attenzione ai diritti individuali e ai valori etici. La nuova strategia digitale europea si propone di collegare tutti questi elementi: la trasformazione digitale deve alimentare l'economia ed è importante trovare soluzioni europee per l'era digitale.

  

L'Intelligenza Artificiale può fare cose straordinarie migliorando la nostra vita quotidiana.

Nel settore sanitario consente diagnosi accurate e precoci, fondamentali per alcune patologie quali i tumori, supporta interventi chirurgici di alta precisione e trattamenti su misura per le esigenze di uno specifico paziente.

L'agricoltura di precisione, basata sull'intelligenza artificiale, permette di ridurre i pesticidi e i fertilizzanti.

Il riscaldamento intelligente o "smart heating" fa risparmiare milioni di tonnellate di petrolio contribuendo a ridurre l'impronta di carbonio in vista dell'obiettivo di neutralità climatica previsto per il 2050.

Ma è solo l'inizio, l'IA è destinata a influire su tutta la societè: dall'agricoltura alla finanza, dalla cultura all'edilizia, dal contrasto ai cambiamenti climatici alla lotta al terrorismo.

L'Europa è attualmente leader nell'IA: produce il 25% di tutti i robot industriali e le aziende manifatturiere utilizzando già a pieno regime le applicazioni IA.

In campo scientifico, nell'ambito della ricerca: la maggior parte delle pubblicazioni nel mondo sono prodotte dalla comunità scientifica europea.

Ma la tecnologia si evolve velocemente, l'UE deve accelerare per restare al passo, per questo investirà oltre 20 miliardi di euro all'anno, nel prossimo decennio.

L'intelligenza artificiale si alimenta di dati, in quest'ottica è importante avere accesso ai dati disponibili. Occorre dare agli europei, alle imprese, ai ricercatori e ai servizi pubblici un migliore accesso ai dati.

Il panorama imprenditoriale europeo è ricco e variegato, così come i dati raccolti ogni giorno: informazioni di settore, dati commerciali, dati di fabbricazione, rilevazioni di sensori da macchine, automobili, stazioni meteorologiche. Sicuramente la maggior parte dei dati raccolti oggi non vengono utilizzati nemmeno una volta. Si tratta di una miniera di idee preziose, potenziale innovazione, risorsa non sfruttata che dobbiamo liberare.

L'UE intende creare spazi di dati europei nei quali imprese, governi e ricercatori possano archiviare e condividere i dati. Nel settore della ricerca, ovviamente è necessario archiviare i dati, ma è della massima importanza e interesse per i ricercatori accedere ai dati di altri ricercatori per esplorare nuove strade e promuovere l'innovazione.

Per creare questi spazi dati e l'infrastruttura cloud dell'Unione Europea saranno stanziati investimenti da 4 a 6 miliardi di euro, ciò comporta la creazione di nuovi posti di lavoro e competenze adeguate. In questa prospettiva l'attenzione del Libro bianco per l'IA è fortemente focalizzata sulle competenze.

La tecnologia è neutrale, dipende dall'uso che se ne fa, l'applicazione di queste nuove tecnologie deve meritare la fiducia dei cittadini. Particolare attenzione sarà prestata ai diritti umani essenziali e a settori delicati quale il settore sanitario.

L'intelligenza artificiale deve servire le persone e dunque deve sempre rispettare i diritti di ciascuno. Le applicazioni della "IA ad alto rischio", che potenzialmente interferiscono con i diritti delle persone, devono essere testate e certificate prima di raggiungere il nostro mercato unico. Inoltre, deve essere garantita la vigilanza sulla correttezza e obiettività dei dati che alimentano gli algoritmi.

L'intelligenza artificiale è una grande opportunità in Europa, per l'Europa. È fondamentale da subito liberare questo enorme potenziale.

Conferenza stampa di Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione europea

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