Un gruppo di scienziati inglesi dell' Università dell'Essex ha realizzato un pesce-robot capace di individuare le sostanze inquinanti nelle acque.
Il prototipo è stato sviluppato nel quadro del progetto europeo "Search and monitoring of Harmful contaminants, other pollutants and leaks in vessels in port using a swarm of robotic fish (SHOAL)".
L'automa, simile a una carpa, è in grado di nuotare a una velocità massima di circa un metro al secondo, ha un'autonomia di otto ore e, tramite tecnologie GPS e Wi-Fi, comunica ai ricercatori i dati raccolti durante la navigazione e si tiene in contatto con i "colleghi" del branco.
In questo modo è possibile costruire in tempo reale la mappa 3D dell'inquinamento delle acque senza un intervento umano diretto.
I pesci-robot, visibili al pubblico dell'acquario di Londra, hanno un aspetto studiato per non spaventare la fauna presente nelle acque da analizzare.
Nel 2010, in Spagna, sarà avviata la sperimentazione sul campo: cinque pesci saranno messi in acqua a Gijon, nel Golfo di Biscaglia.